Il movimento involontario di una mano, un ciuffo di capelli che copre gli occhi, una figura in lontananza, quasi nell’ombra. Pillole contraccettive. Come evitare di partorire un pensiero unico è una raccolta settimanale di immagini e racconti di vite inventate o verosimili ispirate alla cameriera di Elisabetta II o all’autista di Francesco I. Di chi fugge dai riflettori, di chi fa di tutto per non comparire. Nell’ipertrofia di notizie e immagini patinate che ci vengono somministrate senza cura e pudore, si nascondono storie quotidiane di volti che abbiamo incrociato, che paiono quelli di zia o somigliano al nostro. Un’osservazione puntuale dei fatti: antieconomica e antiscientifica, fuori dal coro di quelli che sanno, per dare la voce a chi non sa affatto, a chi non è concesso di parlare, a chi, come una pillola contraccettiva non se la sente di nascere.